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Giugno  2022

Il verde urbano salva vite umane


Dagli Stati Uniti una conferma sull’importanza dei programmi di arricchimento delle aree verdi. Un aumento della vegetazione nelle città avrebbe potuto risparmiare fino a 38 mila morti nell’ultimo ventennio

Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, ONU
 

Abbiamo spesso parlato dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile pubblicati dall’ONU come mappa verso un mondo equo, prospero e sano per tutti. In prima fila tra questi obiettivi troviamo la necessità di affrontare temi pressanti come povertà, fame, salute, istruzione parità di genere, accesso all’acqua e all’energia e lotta al cambiamento climatico.

Al numero 11, però, ecco comparire una voce forse più inaspettata: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Quanto è importante il verde urbano

Secondo un rapporto dell’ONU, infatti, se già oggigiorno metà della popolazione umana globale abita in contesti urbani, arrivati al 2050 si prevede che questa percentuali raggiunga almeno i due terzi. Il dato posiziona le città in prima linea sul fronte della sostenibilità.

Quali elementi possono rendere una città sostenibile e supportare il benessere dei suoi cittadini? Tra i più accreditati troviamo l’invito a creare spazi verdi e blu liberamente accessibili, un obiettivo centrale nella politica urbana europea.

Sia la scienza che la politica riconoscono ormai il potenziale degli spazi verdi nel sostenere la salute e il benessere dei cittadini. Le aree verdi accessibili sono particolarmente importanti per i bambini, gli anziani e le persone a basso reddito, a cui spesso manca l’opportunità di entrare facilmente in contatto con la natura.

Come affrontare il problema

Ecco dunque proliferare programmi volti a creare nelle città spazi verdi e blu di qualità, come parchi, orti, sponde dei fiumi e coste, fondamentali per la salute e il benessere. Dalla Green Cities Initiative della FAO, alla missione europea che sfida 100 città del continente (9 italiane) a decarbonizzarsi entro il 2030, con 20 anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2050 definita dal Green Deal Europeo.

Tra le città italiane selezionate troviamo realtà urbane complesse come Firenze e Milano, divenuta icona globale dell’aspirazione al verde con il suo bosco verticale firmato Stefano Boeri.
 

Entrambe le città hanno messo in campo ambiziosi progetti di riforestazione. Firenze, il cui sindaco Dario Nardella è anche presidente di Eurocities, prevede di piantare 1 milione di alberi entro i prossimi dieci anni, mentre il progetto di arricchimento del verde urbano milanese, Forestami, vedrà il capoluogo lombardo piantare 3 milioni di alberi entro il 2030.