Per una migliore esperienza, mantieni il tuo browser aggiornato. Controlla qui le ultime versioni.

Novembre 2020
Un'economia circolare per salvarci post-covid
L'economia mondiale sta barcollando sotto gli effetti della pandemia da COVID-19. Secondo un gruppo di ricercatori, adottare un'economia circolare potrebbe salvare molte industrie minacciate e favorire sia la ripresa che la transizione alla riduzione delle emissioni.
La pandemia da Covid-19 ha messo sotto pressione ogni aspetto delle attività umane e gli effetti si fanno ogni mese più preoccupanti. Un gruppo internazionale di accademici guidati da WMG, Università di Warwick ha analizzato come il mondo potrebbe bilanciare effetti positivi e negativi del COVID-19 per costruire una nuova economia più resiliente a basse emissioni di carbonio.

Quando si parla di economia circolare, si intende la costituzione di un sistema economico ecosostenibile capace di rigenerare sé stesso. La Ellen MacArthur Foundation, definisce circolare un'economia che organizza rifiuti ed elementi inquinanti, mantenendo ogni prodotto in uso a favore della rigenerazione dei sistemi naturali. In un'economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera.
 
Nel sistema attuale, realizziamo i prodotti prendendo risorse dalla terra per poi buttarli via. Un'economia che genera spreco e un accumulo di scarti viene definita lineare. I teorici dell'economia circolare partono dalla constatazione che l'eccesso di scarti e inquinamento si può correggere a partire dal design dei prodotti. 

I prodotti di un'economia circolare potrebbero essere pensati fin dal principio per non essere buttati via, ma riutilizzati più e più volte, in ogni loro componente, divenendo così sostenibili.
La pandemia da Covid-19 ha provocato un'interruzione drastica delle catene di approvvigionamento globali, scosso il mercato finanziario e portato ad un disastro economico internazionale. A livello sociale e personale, la popolazione mondiale è messa a dura prova da lockdown, lutto e crollo delle sicurezze economiche.

Ecco i cambiamenti nel comportamento e negli atteggiamenti che potrebbero avere influenze positive sulla salute umana e sul pianeta.

- Miglioramento della qualità dell'aria: l'aria più pulita rilevata durante il lockdown avrebbe portato ad un calo nel numero di decessi da inquinamento.
- La riduzione del rumore ambientale e della congestione del traffico ha portato ad un aumento del numero di persone che si esercitano all'aperto per godersi l'atmosfera.
- La riduzione degli spostamenti per turismo ha portato ad un minore sfruttamento delle spiagge, con conseguente aumento della pulizia.
- La riduzione nei consumi globali di energia primaria ha portato ad un abbattimento record delle emissioni. L'umanità ha consumato l'8% in meno del carbone, il 60% in meno di petrolio e il 20% in meno di elettricità rispetto al primo trimestre del 2019.
- La crisi ha messo in evidenza la necessità di diversificare e rendere circolari le catene di approvvigionamento, oltre a dimostrare il potere della politica pubblica per affrontare le crisi socioeconomiche urgenti.