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Dicembre 2020
L'inquinamento più pericoloso

Un gruppo di ricercatori ha studiato l'impatto sulla salute umana non solo della quantità, ma anche del potenziale ossidativo del particolato atmosferico di diverse regioni dell'Europa.
 
Secondo un recente rapporto della Commissione Europea per l'Ambiente, ogni anno, almeno 400.000 decessi prematuri in Europa sarebbero da attribuirsi all'inquinamento atmosferico, 12.000 all'inquinamento acustico. Il collegamento diretto tra gradi di inquinamento e salute è diventato oggetto di dibattito quando, al principio della pandemia da Covid-19, alcuni ricercatori italiani ipotizzarono una possibile correlazione tra livelli d'inquinamento e mortalità da covid-19. In collaborazione con ricercatori di diverse istituzioni europee, ricercatori del Paul Scherrer Institute (PSI), hanno studiato il grado di pericolosità per la salute umana del particolato originato da svariate fonti. 

È piuttosto il cosiddetto potenziale ossidativo a rendere l'inquinamento da particolato tanto dannoso. Quando si parla di "potenziale ossidativo", si fa riferimento alla capacità del particolato atmosferico di ridurre la quantità di antiossidanti nel corpo e quindi portare a danni alle cellule ed ai tessuti del corpo umano.
 
Lo studio si è concentrato su due punti in particolare:
- Da cosa è provocato il potenziale ossidativo dell'aerosol
- Se il rischio per la salute dell'aerosol è causato proprio dal suo potenziale ossidativo

In una prima fase, i ricercatori hanno esposto a campioni di particolato cellule delle vie aeree umane, le cosiddette cellule epiteliali bronchiali, per testarne la reazione biologica. Sotto stress, queste cellule emettono una sostanza che allerta il sistema immunitario della necessità di avviare reazioni infiammatorie nel corpo. I ricercatori sono stati in grado di dimostrare che ad un elevato potenziale ossidativo corrisponde una reazione infiammatoria più intensa. Uno studio condotto dall'Università di Berna ha dimostrato, inoltre, una suscettibilità elevata al particolato nelle cellule di pazienti affetti da fibrosi cistica.

Lo studio sul particolato

Da un punto di vista quantitativo, la maggior parte del particolato è costituito da polvere minerale e cosiddetti aerosol inorganici secondari, come nitrato di ammonio e solfato. Il potenziale ossidativo del particolato, però, è soprattutto influenzato dai cosiddetti aerosol organici secondari di origine antropica, che provengono principalmente dalla combustione del legno e dalle emissioni di metalli derivanti dall'usura dei freni e dei pneumatici nel traffico stradale.

Un'analisi dei dati sperimentali con un modello computerizzato ha anche permesso di identificare le località in Europa con il più alto potenziale ossidativo. Le zone più critiche sono risultate le aree a carattere principalmente metropolitano, come la capitale francese, Parigi, e la Pianura Padana nel Nord Italia.